Anàstasis

Di recente ho visto il film “Lo Hobbit, un viaggio inaspettato” e nel momento in cui i nani si lanciano all’attacco per sfuggire agli orchi delle Montagne Nebbiose, ho percepito la voce di Miss Paura-yensid ( membro del clan di Inside out operativo in presa diretta nella mia testa) proiettarmi nel film e dirmi « Non ce la fai. Non ce la puoi fare. Fermati. Non c’è via di scampo. Per quale motivo corri? Siete soli contro una miriade di orchi in un luogo che non conoscete…».

Praticamente Paura faceva già il gioco degli avversari, demoliva le mie risorse mentali per indebolire la mia capacità di reagire. E questo la dice lunga anche sul perché una volta arrivata alla domanda “Cosa ti spinge all’avventura?” necessaria a creare un personaggio giocante in D&D, mi sono improvvisamente bloccata.

Poi sono arrivata alla quarta domenica di avvento e e scopro che in quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa… (Lc 1, 39). Maria! Una di cui fino a l’altro ieri non si sapeva se sarebbe stata lapidata o solo ripudiata in privato dal fidanzato per essersi scoperta in dolce attesa ma senza chiamarlo in causa.

Aggiungendoci un po’ di malizia da vecchie comari, è facile ricamarci sopra la volontà di fuggir via da sguardi indiscreti, ma è evidente da come continua la storia che non si tratta assolutamente di quello.

Non è un “fuggire da”, ma un “andare verso” sospinta da una motivazione forte.

“Annunciazione  a Maria” di Nino Musio

Lo stesso alzarsi di Maria non è un semplice cambiare posizione. E’ un anàstasis, un risorgere che avviene in chi avrebbe ragionevolissimi motivi per ritenere che la sua fine sociale ( e forse anche biologica), è già segnata. A quattordici anni.

 

Come sono belli sui monti
i piedi del messaggero di lieti annunzi (Is 52, 7)

Il suo viaggio è già carico di quella gioia grande che di lì a nove mesi canteranno gli angeli ai pastori di Betlemme. A sostenere e spingere quell’andare in fretta di Maria c’è la speranza certa di constatare una volta di più che quello che stava accadendo era vero.

Sì ma, detto questo, per me cosa cambia?

O Chiave di Davide e Scettro della casa d’Israele, che apri e nessuno chiude,  chiudi e nessuno apre:  vieni e conduci fuori dal carcere il prigioniero  che siede nelle tenebre e all’ombra della morte.

La chiave di Davide che apre e chiude senza che nessun’altro possa fare diversamente è il sinonimo di un potere immenso che inizia a dispiegarsi tutto insieme in un preciso momento della storia.

E’riferito ovviamente a Gesù che oltre a farsi amorevoli nuotate nel pancino di Maria manifesta già in lei la forza di condurre fuori dal carcere il prigioniero che siede nelle tenebre e all’ombra della morte.

Ma nella stessa condizione ci sono io oggi. Riuscirò a non mettere un freno a quella gioia grande che permette di compiere grandi cose? Riuscirò a portare anche io il lieto annunzio che mi è stato affidato?

 

Per chi se le fosse perse ecco i link alle puntate precedenti pubblicate ex voto per questa novena 2015:

Novena_01; _02 ; _03; _04; _05